I Bardique sono una giovane band indie-folk nata tra il Veneto e il Trentino ma dall’anima irlandese. I membri sono: Norberto: chitarra e voce, Claudio: chitarra e voce, Stefano: percussioni.
Già membri di The Strudel Party, Claudio e Norberto hanno calcato il palco con artisti del calibro di Abiku, Bastard Sons of Dioniso, The Niro e Giorgio Canali. L’arrivo di Stefano alle percussioni, nel 2017, segna una svolta nel sound e la nascita dei Bardique. In pochi mesi i tre producono un EP chiamato Over His Head A Ring, in uscita a marzo 2018 con Schiavetti Records.
Pronti ad affrontare quest’avventura, Claudio, Stefano e Norberto non vedono l’ora di farvi ascoltare la loro musica: canzoni che vi faranno sognare le stelle, viaggiare tra brughiere e spiagge, correre forte, ballare, saltare.
Quando avete deciso di dedicarvi alla musica e perché?
Dinnanzi al bivio “o impari a suonare uno strumento, o vai a fare lo scout”, il piccolo Norberto scelse la prima opzione. Stefano ha iniziato proprio con gli scout. Claudio invece è stato costretto da Don Mario.
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Quali sono stati i vostri primi passi nel mondo della musica? Raccontateceli.
In realtà come Bardique abbiamo iniziato poco tempo fa, i primi passi in un certo senso sono questi. Ci abbiamo messo tanto a trovare Stefano. Sapevamo che c’era uno Stefano per noi là fuori.
Qual è il vostro genere musicale?
Chi ama dare nomi lunghi e improponibili ai generi musicali potrebbe chiamarlo “indie-neofolk”. Per quanto ci riguarda amiamo spaziare parecchio, nei nostri concerti c’è folk, reggae, indie, la cassa in 4/4 sui ritornelli.. Ci manca la trap ma ci stiamo lavorando.
Quali artisti hanno influenzato la vostra scelta musicale?
Indubbiamente ci hanno influenzato molti artisti indie-folk / nu-folk del 2011- 2012. Fleet foxes, Mumford, Bon Iver, Vampire Weekend. Poi The Doors, Alt-j, Simon and Garfunkel, Dead Meadow, Beck… ce ne sono moltissimi da citare. Stefano invece ascolta Shaman Trance. Si, è un genere musicale.
Avete mai pensato di mettere insieme una band per i live?
Ci divertiamo molto sul palco, ma è sicuramente il pubblico lo strumento con cui ci divertiamo di più durante i nostri live. Cerchiamo di coinvolgere i nostri fan e ritrasmettere l’energia che riceviamo.
Che cosa nei pensate dei Talent Show?
Come tutti gli snob che si rispettino detestiamo i talent show. Fino a quando parteciperemo anche noi.
Cos’è la musica per voi?
Non è facile rispondere a questa domanda senza scadere sul banale. Noi crediamo che scrivere una canzone sia come tenere una tartaruga sul palmo della mano; lei può sentire il tuo stato d’animo, si richiuderà su se stessa se sarai agitato e frettoloso, si mostrerà al mondo solo se si sentirà a casa. Questo per noi è la musica.
Descrivete il vostro singolo in 3 parole.
Esplodono. Cose. Inutili.
Quando prevedete di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
Abbiamo un sacco di brani che non vediamo l’ora di registrare, il periodo dell’uscita del disco è sempre quello in cui la Musa si fa sentire di più. Per ora non abbiamo ancora date certe, ma vi terremo aggiornati sul nostro profilo Facebook!
Abbandonereste l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Se si trattasse di un’esperienza di due settimane sì. Le nostre ragazze non possono vivere a lungo senza di noi. Ebbene sì, siamo tutti impegnati.
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